Oggi vorrei mettere per iscritto i miei ricordi di una giornata a spasso nel Canavase.
Il giorno del mio compleanno, ormai da 18 anni, me lo tengo libero, prendendo anche ferie se necessario, per fare qualcosa di particolare, da ricordare. Ho fatto escursioni in montagna in solitaria e in compagnia, gite in città d’arte e non. L’importante farla diventare una ricorrenza spensierata.
Quest’anno la meta della mia giornata speciale è stata Ivrea.
In mattina visita del Museo Olivetti, o meglio come recita il sito “un Museo e un Laboratorio didattico raccontano l’affascinante storia industriale della Olivetti. A tutte le generazioni e con linguaggi diversi.” (http://www.museotecnologicamente.it/).
Guidati da una splendida persona, innamorata dell’azienda che fu la Olivetti, abbiamo potuto entrare anche noi nel mondo tecnologico dell’azienda informatica italiana, ormai divenuta un ricordo, anche se ancora molto evidente nel tessuto urbano.
La giornata è poi continuata nella città della battaglia degli aranci. Il suo centro storico che si inerpica su una collina che porta al Duomo dedicato a Santa Maria Assunta e al Castello sabaudo (edificato a partire dal 1358, per ora non visitabile, ma con un progetto PNRR che lo renderà fruibile). La parte moderna si estende invece in pianura, lungo il corso della Dora Baltea, che crea degli scorci molto affascinanti.
Al ritorno una piccola visita a Pavone Canavese, attirato dal castello (sec. X-XIV) che lo sovrasta, molto scenografico, ma purtroppo anche questo non visitabile perché privato.
Altra cosa di interesse il ricetto trecentesco che si snoda nel centro storico. Nel ricetto venivano conservati i raccolti e, in caso d’allarme, trovavano rifugio le famiglie, gli animali e gli strumenti d’uso quotidiano.
Poi di corsa a casa per festeggiare in famiglia.
L’anno prossimo compleanno di sabato, non necessita di domanda di ferie.