Oggi il mio pensiero va a quei ragazzi che stanno per scegliere la scuola da frequentare dopo la scuola media.
In questi giorni le loro scuole sono meta di visita degli insegnanti, accompagnati da ragazzi loro studenti, che cercano di spiegare ai potenziali “clienti” cosa si fa in un determinato indirizzo di studi.
Mi ricordo quando, come loro, ascoltavo la pubblicità delle varie scuole.
Ma io ero deciso fin da piccolo: farò il meccanico, mi dicevo. Sognavo una mia officina, avevo già individuato il posto dove farla sorgere.
Ecco poi che la scuola di meccanico d’auto però non c’era e quindi… Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato G.G.Galletti corso di Meccanica penserete voi. No Elettricista.
Perché? Non so, non mi ricordo, ma mi è piaciuto.
Preso il diploma di qualifica eccomi a cercare lavoro e dopo un anno con scarsi risultati, e in cui mi dedicai a studiare l’elettronica, decisi di proseguire per prendere la maturità.
I primi lavori non avevano nulla a che dare con il diploma: saldatore, manovale, autista, ma poi ecco il mio ritorno a scuola come insegnante.
Fortuna questa parentesi è durata poco, per me e per i ragazzi. Quanto piangere.
La nomina come Aiutante Tecnico nel 1987 mi ha salvato. Da allora, salvo il cambio di nome della mansione passata a Collaboratore e poi Assistente, non sono più uscito da quell’istituto e da quell’incarico. Non sono mancate occasioni per cambiare.
Sono ormai 36 anni, nello stesso posto, cambiate solo le cose da fare.
Cosa dovranno aspettarsi dalla loro vita i ragazzi che ora devono scegliere? Nessuno lo sa.
Mai mi sarei aspettato di lavorare nella scuola, ma così è stato.
Auguri ragazzi, auguri Bibi.
Qualunque scelta farà la nostra Bibi, io tifo per lei.
Avrà tempo e modo di scegliere che strada debba prendere la sua vita, e ogni scelta potrà portare a traguardi inaspettati.
Come è stato per te, mai mi sarei immaginato cosa avrei fatto “da grande”
Magari tu hai fatto qualcosa di più di me, ma io non sono del tutto insoddisfatto.