Dice il saggio… No non quel saggio.
Saggio è una parola con tantissimi significati, ma in questo caso intendo “prova dimostrativa”.
Soprattutto per i giovani frequentanti corsi di ginnastica, danza, musica, questo è il periodo giusto per dimostrare cosa hanno imparato.
Genitori, fratelli, nonni, amici tutti, sono invitati a vedere i frutti raccolti.
Grandi emozioni da parte di tutti. Chi si esibisce ha una grande tensione per la paura di sbagliare. Chi assiste allo spettacolo si emoziona per l’orgoglio di vedere i propri figli o nipoti che hanno il loro momento di gloria.
Naturalmente, se si guarda bene tra il pubblico, si vedono anche quelli che si annoiano, che non vedono l’ora che il tutto finisca, ma sono la minima parte.
Serata di lacrime quindi, per la commozione o per la tensione. Lo sbaglio può creare simpatia da parte del pubblico, che in genere capisce ed accetta la performance non del tutto corretta, ma sconforto da parte del musicista, ballerino, ginnasta…
Sono cose che fanno crescere, che arricchiscono, che fanno anche decidere se è il caso di continuare o di smettere se la delusione è fortissima. Momenti che fanno sognare o sprofondare.
Il sentimento comune è quello di ammirazione, comunque sia, per il grande impegno dimostrato.
Louis Amstrong disse: “Io non ho mai cercato di provare niente, ho solo voluto dare un buon spettacolo. La mia vita è sempre stata la mia musica, è sempre venuta prima, ma la musica non vale nulla se non puoi riversarla sul pubblico. La cosa principale è di vivere per quel pubblico, perché tu sei lì per compiacere la gente.”